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Lo Stalking a danno dell’ex partner

Davanti al Tribunale di Milano gli Avvocati si trovano a gestire casi in cui uno dei partner o addirittura il coniuge già separato avviano una vera e propria persecuzione a danno dell’altro, attraverso ogni forma di comunicazione possibile non da ultima quella elettronica; lo stalking.

Sono sempre più frequenti casi di vere e proprie persecuzioni attraverso sistemi informatici quali posta elettronica, facebook, google, e i social network in genere, internet, Skype, Whatsapp, Viber ecc.

Anche tali condotte possono essere inquadrate quale stalking e possono essere perseguite.
Stalking è un termine inglese che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola e generandole stati di ansia e paura, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità.

Il delitto di Stalking, previsto dall’articolo 612 bis c.p., si realizza quando una persona, con condotte reiterate, minaccia o molesta la vittima in modo da cagionarle un perdurante e grave stato di ansia o di paura o generare nella stessa un fondato timore per l’incolumità propria o di una persona cara, inducendola a modificare le proprie abitudini di vita.

E’ evidente che la condotta illecita può essere perpetrata anche mediante gli odierni social network, gli sms, la messaggistica in genere, da Viber a Whatsapp, le chat, fino a Skype.

Perchè si abbia il reato è necessario che le molestie hanno destabilizzato psicologicamente il destinatario o, come dice espressamente la legge, «cagionato un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva, ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita».

Recentemente il Tribunale di Milano, come altri tribunali italiani, hanno valutato illeciti e quindi punibili oltre che i pedinamenti, gli appostamenti, le ripetute telefonate, gli squilli ripetuti del telefono, le lettere anonime, gli sms, le email indesiderate anche i messaggi attraverso i social network.

Perchè si abbia stalking è necessario che vi sia una pluralità di azioni non è sufficiente un singolo episodio o episodi sporadici.

Non è consigliabile in alcun caso rispondere ai messaggi di uno stalker, le situazioni possono velocemente degenerare.
E’ preferibile presentare sin dall’inizio una denuncia penale attraverso un avvocato di fiducia e ciò per mettere in moto le protezioni che la legge assicura alle vittime.

 

Armando Cecatiello, Avvocato Milano e Roma.
Studio Legale Cecatiello, specializzato in diritto di famiglia, avvocato matrimonialista, avvocato divorzista, mantenimento/affidamento minori.