CEDU: Doveri coniugali e diritto all’autodeterminazione
Il concetto di doveri coniugali è stato a lungo un pilastro delle normative familiari in molti ordinamenti nazionali. Tuttavia, la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) ha recentemente ribadito che tali obblighi non possono mai compromettere il diritto fondamentale all’autodeterminazione, specialmente quando si tratta della sfera sessuale.
Il caso H.W. c. Francia: il rifiuto sessuale come motivo di addebito del divorzio?
Il caso H.W. c. Francia ha sollevato una questione cruciale: può il rifiuto di avere rapporti sessuali all’interno del matrimonio giustificare l’addebito della separazione o il pagamento di un indennizzo?
Nella vicenda in esame, il marito aveva chiesto che il divorzio fosse attribuito alla moglie, sostenendo che il suo rifiuto di avere rapporti sessuali, protrattosi per anni senza giustificazioni mediche rilevanti, avesse causato il fallimento del matrimonio. I giudici francesi, in appello, avevano dato ragione all’uomo, sostenendo che il mantenimento di una relazione sessuale rientrasse nei doveri coniugali secondo il Codice civile nazionale.
La posizione della CEDU: il consenso sessuale è imprescindibile
La moglie ha portato il caso davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha ribaltato la decisione. La Corte ha stabilito che:
✅ Il diritto all’autodeterminazione e alla vita privata (Art. 8 CEDU) non può essere sacrificato in nome di doveri coniugali tradizionali.
✅ Il consenso è essenziale in ogni momento e circostanza, indipendentemente dallo stato civile delle persone coinvolte.
✅ L’imposizione di un obbligo sessuale è una forma di coercizione e potrebbe aprire la strada a forme di violenza domestica e abusi.
Questa posizione è in linea con la Convenzione di Istanbul, che contrasta qualsiasi forma di violenza domestica, inclusa la coercizione sessuale all’interno del matrimonio. La CEDU ha quindi chiarito che il matrimonio non implica il consenso perpetuo ai rapporti sessuali, e che ogni atto deve essere frutto di una scelta libera e consapevole.
Implicazioni giuridiche e culturali
Questa decisione segna un passo importante verso un diritto di famiglia più attento ai diritti individuali. Le sue implicazioni sono profonde:
🔹 Il divorzio non può basarsi sulla mancata osservanza di doveri sessuali, poiché ciò implicherebbe una violazione della libertà personale.
🔹 L’autodeterminazione sessuale deve prevalere su tradizioni e norme familiari nazionali, che non possono giustificare ingerenze nella vita privata.
🔹 Ogni forma di coercizione sessuale, anche implicita, è inammissibile, e la previsione di “doveri coniugali” in questo ambito rischia di legittimare situazioni di abuso.
Conclusione
La sentenza della CEDU nel caso H.W. c. Francia rappresenta un importante richiamo al rispetto dei diritti fondamentali della persona anche all’interno del matrimonio. Il consenso sessuale è un principio inalienabile e la sua assenza non può mai essere oggetto di sanzioni giuridiche o economiche.