fbpx
studio@cecatiello.it
+39 02 72022862

Homo homini lupus, il fenomeno del bullismo

Homo homini lupus, il fenomeno del bullismo

 

 “Io bullizzato perché grasso. Quando stavo a dieta mi veniva l’acquolina in bocca vedendo in tv le pubblicità del cibo per gatti. No, la parte della vittima non fa per me: ho semplicemente pensato che valesse la pena presentare un ordine del giorno per isolare all’interno della questione del bullismo due temi su cui negli anni sta crescendo la consapevolezza: il fat shaming e il body shaming (mortificazioni legate al proprio aspetto fisico). Io ovviamente ho parlato del mio problema personale, perché sono sempre stato grasso, però questo riguarda tutti, chi è piccolo, chi è alto alto […] ognuno ha le sue caratteristiche che possono essere un impedimento nel corso della vita. Perciò ho preso la parola credendo che potesse essere utile e lo è stato, come ho potuto riscontrare subito dopo il mio intervento.

Sono sempre stato grasso e come tutti i ragazzini grassi ero inseguito da battute, a volte dallo scherno e dalla derisione. Mi chiamavano manzo, cicciabomba, panzone.”

 

Queste le parole del deputato Filippo Sensi che il 29 gennaio ultimo scorso, durante i lavori della Camera sul nuovo disegno di legge in materia di bullismo, ha rivolto ai suoi colleghi.

Ancora nessuna previsione di reato specifica nel nuovo testo, ma un sensibile inasprimento delle pene, al pari di quelle previste per lo stalking.

I redattori del disegno di legge specificano poi che saranno messi a disposizione un numero verde, sempre accessibile, e un app con la quale segnalare in maniera celere episodi di bullismo.

Durante i lavori si è evidenziato ancora una volta lo stato di “emarginazione” in cui finiscono per ritrovarsi le vittime di tali atteggiamenti aggressivi e vessatori e la, consequenziale,  necessità di attivare una rete di operatori (famiglia, educatori, scuola) volta all’osservazione ed analisi del problema.

La maggioranza dell’Aula ha, quindi, approvato ieri, in prima lettura, la legge contro il bullismo che, di fatto, riprende ed integra il provvedimento già adottato nella scorsa legislatura volto a contrastare il  cyberbullismo.

Il testo, adesso sottoposto al vaglio del Senato, prevede da un lato un inasprimento sanzionatorio, dall’altro l’attuazione di programmi mirati alla rieducazione ovvero alla prevenzione del fenomeno.

Il testo si compone in tutto di otto articoli (tra le ipotesi più radicali anche quella di un affidamento in casa-famiglia del cd. bullo, qualora minorenne)

Il bullismo è un fenomeno, tristemente, sempre più diffuso, sia nello spazio reale (scuola, centri ricreativi, luoghi di aggregazione in generale) che nel mondo virtuale (app di messaggistica istantanea, social).

Sebbene, dunque, non esista nel nostro ordinamento una fattispecie unica che punisca tale comportamento nella sua interezza e specificità ci si rende conto che le forme, i luoghi e le modalità di manifestazione del bullismo possono essere le più varie e disperate e scaturire, per tale ragioni, in diverse forme di reato (minacce, diffamazione, molestia o disturbo della persona, danneggiamento, percosse, lesioni).

Comun denominatore, resta tuttavia, il forte condizionamento dell’integrità psico-fisica di chi la subisce.

Quando parliamo di bullismo ci riferiamo ad un insieme di atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica e psicologica, commessi in modo del tutto volontario da un soggetto (prevaricatore) nei confronti di altro soggetto più debole (vittima).

Il fenomeno del bullismo acquista ancora più allarme quando gli autori e le vittime sono minorenni.

Molto spesso, le persone offese da tali atteggiamenti, proprio per l’età, non hanno neanche la forza di denunciare i soprusi patiti.

Come abbiamo già anticipato tali comportamenti rientrano, molto spesso, nell’alveolo dei reati perseguiti e puniti dal codice penale e finisco per aprire procedure di competenza del Tribunale per i Minorenni.

Tuttavia, qualora il cd. “bullo” avesse meno di quattordici anni ( e quindi soggetto non imputabile) può essere effettuata una segnalazione al Questore, chiedendo che quest’ultimo intervenga con un ammonimento.

Il Questore infatti, effettuate preliminari indagini volte a verificare la veridicità del narrato, convoca l’infraquattordicenne, unitamente agli esercenti la responsabilità genitoriale e lo ammonisce oralmente, invitandolo a cessare i propri agiti ovvero a tenere una condotta conforme alla legge. Di tale incontro viene redatto specifico verbale.

In ogni caso, vale la pena ricordare che se da tali comportamenti vessatori, lesivi, intimidatori, derivino danni (morali, biologici ovvero esistenziali) può essere attivata una procedura innanzi le competenti Autorità giudiziarie volte ad ottenere un risarcimento.

Si badi, solo per fare maggior chiarezza sul punto, nel processo penale a carico di soggetto minorenne non può esserci costituzione di parte civile della persona offesa.

Come abbiamo già anticipato quando parliamo di bullismo ci riferiamo alla condotta vessatoria ed aggressiva realizzata, in maniera ripetuta nel tempo, da un soggetto nei confronti di un altro.

Diversi studiosi hanno rintracciato 6  diverse tipologie di bullismo

 

Bullismo Fisico

È la forma più tipica di bullismo e si verifica quando i soggetti prevaricatori usano azioni fisiche volte ad opprimere la vittima. A differenza degli altri che restano molto spesso occultati è quello più facile da identificare.

Bullismo Verbale

Gli autori del bullismo verbale usano parole, affermazioni e soprannomi per ottenere sulla vittima un controllo.

Bullismo Relazionale

Scopo di tale forma di bullismo è quella di escludere alcuni soggetti da un determinato gruppo di pari diffondendo voci, manipolando situazioni. Molto spesso tale tipologia avviene all’interno degli istituti scolastici

Cyberbullismo

Lo si riscontra quando un adolescente utilizza il web (es. social), app o un’altra tecnologia per molestare, minacciare o imbarazzare un’altra persona, ad esempio con immagini o testi offensivi volti a ledere l’altrui persone

Bullismo sessuale

Consiste in azioni ripetute, dannose e umilianti che colpiscono una persona vertendo sul suo aspetto o sulla sua attività sessuale

 

Pregiudizio

Tende a prendere di mira qualcuno soltanto perché ritenuto “diverso” per svariati motivi (scelte sessuali, religiose, provenienza).

Ritornando al disegno di legge, discusso lo scorso 29 gennaio alla Camera, la parte più articolata e complessa è, in dubbio, quella inerente alla prevenzione ovvero la rieducazione.

Viene, infatti, previsto un preciso ruolo di monitoraggio sui possibili episodi di bullismo e cyberbullismo per tutti i soggetti adulti aventi a che fare con i minori (genitori, educatori, insegnanti, dirigenti scolastici, ecclesiastici etc).

Anche il Ministero dell’Istruzione, attraverso proprie piattaforme nazionali, metterà a disposizione delle scuole strumenti di valutazione e questionari da somministrare a docenti e studenti, volti ad  incentivarli ad avere maggior consapevolezza di sé stessi, dei loro bisogni e dei loro interessi; di non nascondersi dietro maschere di silenzi ed omertà, ma avere la forza ed il coraggio di denunciare tali comportamenti vessatori.

Sebbene da una prima lettura il nuovo disegno di legge apre scenari interessanti il problema del bullismo è sicuramente un tema complesso e profondamente radicato nell’animo umano, homo homini lupus, dove il più forte tende per propria natura a sovrastare chi reputa più debole, che sicuramente merita attenzione e risposte chiare e precise da parte dell’organo garante dell’eguaglianza dei cittadini per eccellenza: lo Stato.

La previsione di una norma, unica, chiara e precisa, volta a punire ogni comportamento che possa essere ritenuto idoneo a provocare una lesione, fisica ovvero morale, del soggetto appare quanto mai necessario ed auspicabile.

Lo Studio Legale Cecatiello consiglia i propri assistiti per la migliore gestione dei procedimenti penali minorili.

Studio Legale Avvocato Cecatiello, Milano. Avvocato matrimonialista, avvocato divorzista, specializzato in diritto di famiglia, diritti dei minori, penale minorile. Contattaci.