ACCORDO DI PARTECIPAZIONE ALLA PRATICA COLLABORATIVA
(vediamo come può essere un accordo di partecipazione alla pratica collaborativa secondo gli standard IACP – AIADC)
Noi sottoscritti:
…….. ………… , assistito/a in questa Pratica Collaborativa dall’avv. …. ….
e
. …….. ……….. , assistito/a in questa Pratica Collaborativa dall’avv. …. ….
DICHIARIAMO
che è nostra comune intenzione risolvere attraverso la Pratica Collaborativa le seguenti questioni:
Elencare cosa le parti desiderano tentare di risolvere con la Pratica CollaborativaAd esempio: le condizioni della loro separazione o del loro divorzio ecc.
1. I principi della Pratica Collaborativa
Prendiamo atto che la Pratica Collaborativa è un metodo non contenzioso per la soluzione dei conflitti, improntato ai principi della buona fede, della correttezza, della trasparenza e della riservatezza. Nella Pratica Collaborativa le parti sono le protagoniste del procedimento e sono responsabili delle decisioni che verranno prese. A questo fine noi ci impegniamo a perseguire una soluzione concordata che soddisfi gli interessi di entrambi (e quelli dei nostri figli).
2. In particolare: buona fede e correttezza
Ci impegniamo per tutta la durata della Pratica Collaborativa a negoziare e a comportarci con buona fede e correttezza, evitando comportamenti finalizzati a coartare la volontà dell’altra parte, come ad esempio la minaccia di ricorrere in via contenziosa all’autorità giudiziaria.Ci impegniamo altresì a non sfruttare le incongruenze o gli errori di calcolo contenuti nelle informazioni fornite dall’altra parte; al contrario, segnaleremo apertamente tali errori affinché possano essere corretti. Infine, ci impegniamo, salvo diverso accordo, a non compiere durante la Pratica Collaborativa atti tali da alterare il nostro personale quadro economico o quello della famiglia, a non compiere atti di amministrazione straordinaria dei nostri beni o dei beni della famiglia, a non contrarre debiti o obblighi che impegnino l’altra parte, a non estinguere polizze assicurative esistenti, soprattutto se sanitarie o sulla vita. Se vi sono dei figli: Ci impegniamo inoltre, salvo diverso accordo, a lasciare invariata la residenza abituale dei nostri figli.
3. (segue) Trasparenza nelle informazioni
Ci impegniamo durante la Pratica Collaborativa a condividere tutte le informazioni rilevanti – intese come le informazioni capaci di influenzare le scelte dell’altro – in modo tempestivo, completo e leale e ci impegniamo altresì ad aggiornarle prontamente in caso di sopravvenuti cambiamenti.
4. (segue) Riservatezza
Nell’intraprendere questo percorso, prendiamo atto e concordiamo che le comunicazioni, le informazioni e i documenti esibiti nel corso della Pratica Collaborativa hanno carattere confidenziale e riservato e possono essere divulgati solo ai componenti della squadra collaborativa. Lo stesso vincolo di riservatezza è applicato agli eventuali rapporti, relazioni o annotazioni che i professionisti collaborativi dovessero predisporre nel corso della Pratica Collaborativa. A questo fine, concordiamo che ogni eventuale documento resti custodito dai nostri professionisti, i quali non potranno consegnare ad una parte i documenti di provenienza dell’altra nemmeno al termine della pratica collaborativa. Se dovesse intervenire un successivo procedimento giudiziale, conveniamo sin da ora quanto segue:a) innanzi all’autorità giurisdizionale potremo allegare solo la circostanza che ci siamo avvalsi della Pratica Collaborativa e che non si è raggiunto un accordo finale;b) non presenteremo come elemento di prova né esigeremo l’esibizione in giudizio di qualsivoglia documento redatto o predisposto dagli avvocati o dagli altri professionisti nell’ambito della Pratica Collaborativa;c) non potremo chiamare o indicare come testimone e/o comunque persona informata dei fatti gli avvocati e gli altri professionisti che hanno preso parte alla Pratica Collaborativa stessa.
5. I figli nel procedimento di Pratica Collaborativa
Nel trattare le questioni relative ai nostri figli, ci impegniamo a effettuare ogni sforzo possibile per giungere ad accordi che mettano al centro il loro interesse e il loro benessere, privilegiando in particolare la continuità di rapporto con ciascun genitore.Ci impegniamo in ogni caso ad astenerci dal denigrare l’altro genitore, dall’utilizzare i nostri figli quale mezzo per comunicare con l’altro, dall’emarginare l’altro genitore dalla cura e dall’educazione dei nostri figli o dal sottrarci alla responsabilità genitoriale.Ci impegniamo altresì a salvaguardare la figura dell’altro genitore agli occhi dei nostri figli, a favorire la prosecuzione di una relazione continuativa e significativa e a essere collaborativi e solidali per la loro educazione.Infine, prendiamo atto che, a seconda delle diverse necessità, ai nostri figli potrà essere data voce nella Pratica Collaborativa anche attraverso il coinvolgimento di uno specialista del bambino o di un esperto di relazioni familiari come parte del team (come suggerito dalle Linee Guida adottate il 17.11.2010 dal Consiglio d’Europa sulla giustizia a misura di bambino).
6. Inizio e conclusione della Pratica Collaborativa
Prendiamo atto che la Pratica Collaborativa inizia con la sottoscrizione dell’Accordo di Partecipazione e si conclude: i) con la risoluzione di tutte le questioni elencate all’inizio di questo Accordo (e l’eventuale successiva fase giudiziale necessaria per legge o richiesta da noi congiuntamente); ii) con la risoluzione di parte delle questioni inizialmente individuate, purché da noi congiuntamente ciò sia ritenuto sufficiente; iii) con l’interruzione del procedimento.Prendiamo atto che nel corso della Pratica Collaborativa potremo concordare accordi provvisori, che una volta sottoscritti saranno custoditi da ciascun legale. Tali accordi potranno, solo nel caso di espressa comune nostra volontà, essere dotati di efficacia ultrattiva e non essere sottoposti al vincolo di riservatezza.
7. Interruzione della Pratica Collaborativa
Concordiamo che la Pratica Collaborativa è volontaria e che ciascuno di noi potrà porre fine in ogni momento al procedimento, con o senza giustificato motivo. In ogni caso, prendiamo atto che la Pratica Collaborativa si interrompe:
quando una parte comunica per scritto all’altra la revoca della propria adesione al procedimento. In questo caso la parte che si ritira attenderà 30 giorni dall’invio della comunicazione prima di iniziare un procedimento giudiziario e in questo periodo tutti gli accordi temporanei manterranno piena validità;quando una parte comunque instauri un giudizio in via contenziosa relativamente a una questione oggetto della pratica collaborativa; quando una parte revoca il mandato all’avvocato collaborativo o l’avvocato collaborativo rinuncia al mandato di assistere e rappresentare una parte nel procedimento collaborativo. In quest’ipotesi, la Pratica Collaborativa rimarrà sospesa per un periodo non superiore a 30 giorni dall’avvenuta conoscenza della revoca o della rinuncia al mandato dell’avvocato collaborativo e la parte priva di assistenza legale potrà nominare un altro avvocato collaborativo. In tal caso, previa dichiarazione scritta della volontà di continuare nel procedimento collaborativo e previa sottoscrizione da parte del nuovo legale del mandato e delle dichiarazioni di cui alla parte conclusiva del presente accordo, il procedimento riprenderà il suo corso; in difetto, decorso il termine sopra indicato, il procedimento si interromperà.In tutti questi casi, ci impegniamo a fornire copia del presente Accordo di Partecipazione ai nostri rispettivi nuovi avvocati.
8. Ruolo degli avvocati.
Siamo consapevoli che il mandato ai nostri avvocati è conferito per l’assistenza durante questa Pratica Collaborativa, finalizzata al raggiungimento di un accordo sulle questioni sopra individuate. In ragione di ciò prendiamo atto e concordiamo che i nostri avvocati collaborativi (e così anche gli avvocati associati o domiciliati con o presso di loro) non potranno rappresentarci in un eventuale giudizio contenzioso che ci veda, nel presente o in futuro, contrapposti. I nostri avvocati potranno invece assisterci e rappresentarci nella procedura giudiziaria su domanda congiunta necessaria per ottenere il riconoscimento dell’accordo raggiunto con la Pratica Collaborativa. Prendiamo altresì atto e concordiamo che i nostri rispettivi avvocati collaborativi dovranno rinunciare al mandato qualora noi rifiutassimo di condividere un’informazione rilevante o la presentassimo in modo non veritiero o inesatto e così pure se rifiutassimo di onorare gli accordi provvisori, se facessimo ritardare il procedimento in modo ingiustificato o in generale se agissimo in violazione dei principi della Pratica Collaborativa.
9. Ruolo degli altri professionisti collaborativi.
Concordiamo che durante la Pratica Collaborativa potremo avvalerci anche di altri professionisti, oltre agli avvocati, se ritenuto opportuno per affrontare meglio gli aspetti finanziari e/o emotivi e relazionali che ci vedono coinvolti. Tali professionisti (quali ad esempio: commercialisti, facilitatori della comunicazione, esperti di relazioni familiari e/o specialisti del bambino) dovranno essere formati alla Pratica Collaborativa e dovranno osservare i principi di tale pratica. A differenza dell’avvocato, che rappresenterà sempre solo una parte, gli altri professionisti svolgeranno un ruolo neutrale e nei loro confronti varranno le medesime regole di condotta, obblighi e divieti già previsti nei confronti dell’avvocato, in quanto compatibili. Qualora intervengano nel team collaborativo altri professionisti, acconsentiamo sin da ora allo scambio di informazioni tra questi e gli avvocati, fermo restando tuttavia l’obbligo di riservatezza di ciascun avvocato per le informazioni fornite e non ancora condivise.
Luogo e data di sottoscrizion
Firma di una parte Firma dell’altra parte
Dichiarazioni degli avvocati
Io sottoscritto Avv. ……………………… dichiaro di essere formato alla Pratica Collaborativa secondo i criteri approvati dall’AIADC e confermo che assisterò … …. nella Pratica Collaborativa sopra indicata, impegnandomi a non assistere alcuna delle parti coinvolte in questa Pratica in un eventuale giudizio contenzioso che le veda contrapposte. Mi impegno altresì a rinunciare al mandato conferitomi nel caso il mio cliente si rifiuti di condividere un’informazione rilevante o la presenti in modo non veritiero o inesatto e così pure se il mio cliente rifiuti di onorare gli accordi provvisori, se faccia ritardare il procedimento in modo ingiustificato o se agisca comunque in violazione dei principi della Pratica Collaborativa.
Luogo, data di sottoscrizione e firma dell’Avvocato
Io sottoscritto Avv. ……………………… dichiaro di essere formato alla Pratica Collaborativa secondo i criteri approvati dall’AIADC e confermo che assisterò … …. nella Pratica Collaborativa sopra indicata, impegnandomi a non assistere alcuna delle parti coinvolte in questa Pratica in un eventuale giudizio contenzioso che le veda contrapposte. Mi impegno altresì a rinunciare al mandato conferitomi nel caso il mio cliente si rifiuti di condividere un’informazione rilevante o la presenti in modo non veritiero o inesatto e così pure se il mio cliente rifiuti di onorare gli accordi provvisori, se faccia ritardare il procedimento in modo ingiustificato o se agisca comunque in violazione dei principi della Pratica Collaborativa.
Luogo, data di sottoscrizione e firma dell’Avvocato
Armando Cecatiello, Avvocato Milano e Roma.
Studio Legale Cecatiello, specializzato in diritto di famiglia, avvocato matrimonialista, avvocato divorzista, mantenimento/affidamento minori.